Nulla accade per caso

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Feb 2020

Tu sei tu.

La settimana scorsa ci siamo divertiti con le caselle da fleggare … quali rischi e quali criticità ti riguardano e quali, per fortuna, non ti sfiorano neppure. Il mio articolo si concludeva con una domanda precisa: “Chi può dirsi, sulla base dell’utile schema appena visto, esente da rischio?”. Ho anche azzardato la risposta: “Nessuno …”. Ebbene sì: credo proprio sia impossibile che ci sia qualcuno che non corra neppure uno

Ripartiamo dall’ultimo articolo. Obiettivi della consulenza patrimoniale svolta per i miei clienti. Obiettivi che derivano da disagio e paure da spazzare via. Paure che derivano da rischi che si avvertono di correre. Certo. È tutto qui. Tutto concentrato nei rischi che ciascuno di noi corre, spesso inconsapevolmente, e che la consulenza patrimoniale si propone di eliminare o ridurre. Questo è il vero meccanismo, questo è il “clic” che ti risolve

L’anno nuovo è appena iniziato ed io vorrei parlarti dell’ultima consulenza patrimoniale fatta nell’anno appena concluso. Gli obiettivi della coppia di clienti per la quale ho realizzato il lavoro sono talmente sacri e, contemporaneamente, talmente diffusi (mi permetto di crederlo) che penso tu possa trovare utile ripercorrerlo insieme a me e trovare spunti per te validi. Lui medico e lei giornalista, un figlio in carriera all’estero, da poco papà di

“La Fondazione assicurerà nel tempo che gli assetti di governo del gruppo si mantengano stabili…”: così Giorgio Armani parla a proposito della Fondazione da lui creata. Se questo grande maestro della moda italiana, imprenditore di successo e creatore di un impero di fama internazionale ha individuato nell’istituto della fondazione il futuro del gruppo, allora tale istituto merita di essere conosciuto almeno un poco. Potrebbe tornare utile. Si parla e si

Mi occupo di strategia patrimoniale e non sono un avvocato divorzista … ma conoscere talune dinamiche connesse a separazione e divorzio mi è fondamentale per impostare la più adeguata strategia di tutela del patrimonio del mio cliente. Oggi è fondamentale difendere il proprio patrimonio da una schiera di rischi sempre più nutrita: non solo i rischi legati ad investimenti finanziari, ma anche la non adeguata gestione del passaggio generazionale, possibili

Per noi italiani la componente immobiliare sul patrimonio complessivo riveste un peso importante che sale, a volte, oltre il 50%. Numerose statistiche e ricerche lo documentano e propongono un confronto molto chiaro rispetto ad altri Stati. Ciò su cui vorrei portare l’attenzione è però la nostra scarsa propensione a trattare una parte così preponderante del nostro patrimonio come una risorsa della quale valutare gli aspetti economici, fiscali e successori. Prevale,

La questione è delicata e occorre fare alcune utili precisazioni per non commettere errori grossolani. Occorre prima di tutto stabilire chi può risultare leso da una successione e perché. Il nostro ordinamento prevede, in tema successorio, una forte tutela nei confronti della famiglia. In particolare, prevede che alcuni famigliari debbano ereditare almeno una quota (sostanziosa) del patrimonio del soggetto che viene a mancare: coniuge, unito civilmente, figli e genitori nell’ipotesi

La stampa specializzata, qualunque “materia” tratti, è letta in genere dagli addetti al settore in questione. Le riviste di medicina sono lette dai medici, quelle scientifiche sono lette dagli amanti e dai cultori delle materie scientifiche e così via. Positivo perché, in questo modo, i diretti interessati hanno modo di approfondire ulteriormente ciò su cui sono formati; negativo perché, purtroppo, informazioni utili, interessanti e curiose rimangono spesso confinate agli addetti

Noi italiani, si sa, siamo un popolo di scaramantici. Ferri di cavallo, cornetti rossi ed ogni sorta di gesto scaramantico ci serve per cacciare la sfortuna e le disavventure, illudendoci che basti così poco… Fare testamento, per qualcuno, rientra fra quelle azioni da non fare mai per non incappare nella peggiore delle disgrazie. Ma è davvero così? Ne sei proprio sicuro? Proviamo ad osservare la “questione” da un altro punto

Il sistema pensionistico italiano rientra fra quelli detti “a ripartizione”: i lavoratori attuali, anche tu se sei occupato, pagano i contributi per sostenere i pensionati attuali. Esso si basa sul principio solidaristico e mutualistico fra persone che appartengono a generazioni diverse e che hanno siglato fra loro una specie di patto “intergenerazionale”. Funziona? Sì, se gli individui che lavorano sono in grado di mantenere quelli in pensione, se cioè ci