Quante volte hai trovato sul quotidiano o su stampa specializzata la tabella di confronto delle performance fra vari fondi comuni d’investimento? Senz’altro in conclusione d’anno oppure in occasione di accadimenti particolari di mercato: il rally di qualche settore o di qualche area geografica, per esempio.
Spesso queste tabelle sono l’occasione per decidere come investire la liquidità che magari da qualche tempo giace sul conto o per fare qualche riflessione sui fondi che hai in portafoglio alla ricerca di conferme della bontà o meno dei tuoi investimenti.
In genere, queste tabelle mettono in evidenza la performance del prodotto su uno o più periodi di riferimento ed altre informazioni come ad esempio la volatilità.
Sulla base di quali dati tu selezioni un fondo comune d’investimento da inserire nel tuo portafoglio finanziario?
Potrebbe essere che i primi elementi che valuti sono la performance passata ed il costo del prodotto, in una sorta di ricerca qualità – prezzo. A volte non è neppure semplice reperire queste due informazioni perché, per esempio, il costo è la somma di più componenti alcune delle quali non sempre esplicitate e non ricorrenti. Per la performance, invece, potrebbe non essere chiaro se il dato è al netto dei costi oppure no.
E’ corretto, in una valutazione complessiva, considerare questi due elementi ma è opportuno che tu affini queste informazioni e che ne affianchi ulteriori.
Il nudo dato di performance, per esempio, va “aggiustato” per il rischio. Cosa significa? Significa che la stessa performance può essere prodotta assumendo un maggiore o minore grado di rischio. A parità di performance, vale naturalmente di più il prodotto che è stato in grado di realizzarla con il minor rischio. Ci sono specifici indicatori che ti possono segnalare questa informazione. Uno è l’indice di Sharpe ed è quello più semplice da trovare. Naturalmente, vanno considerati gli indici di Sharpe di fondi comparabili, cioè che investono sugli stessi settori o sulle stesse aree geografiche.
Altra utile informazione arriva dal confronto delle performance dei vari prodotti, sempre comparabili, con riferimento a specifici periodi di mercato, per esempio le fasi ribassiste dei mercati azionari.
Questa osservazione, ti rivela quale gestore è stato in grado, sulle stesse aree geografiche o sullo stesso settore, di proteggere maggiormente il prodotto e, di conseguenza, il tuo capitale. Durante le fasi rialziste dei mercati è un po’ più facile per tutti portare a casa risultati positivi e generalmente ci si sofferma poco a valutare altre informazioni … in fondo, il risultato è positivo e sei soddisfatto. Durante le fasi ribassiste, fare meglio dei concorrenti ha un peso differente.
Non da ultimo, la performance va valutata sul corretto orizzonte temporale: semplice e sempre valido concetto. Non solo perché ogni strumento deve avere a disposizione il giusto tempo per poter esprimere la propria performance ma anche perché a volte, se consideriamo, un orizzonte temporale troppo breve o comunque inadeguato, può essere stato il semplice “caso” a generare quella performance.
Dalla iniziale e più semplice indicazione di performance, sei arrivato ora a valutare meglio il dato di partenza.
Considerazioni più approfondite possono essere analogamente fatte per il costo del fondo comune d’investimento. Potrei parlarti delle varie componenti che possono comporre questo costo ma ne risulterebbe un mero elenco tecnico. Inoltre, i costi sono differenti per Casa di Gestione e per differenti politiche da esse perseguite.
Ciò che mi preme dirti invece è che il costo del fondo comune d’investimento altro non è che la remunerazione di chi opera per gestire il tuo denaro. Un gestore è colui che studia il bilancio delle società su cui investe il tuo patrimonio, che ne incontra il management per approfondire i piani di sviluppo della società stessa, che studia le società concorrenti e i trends di settore. Indipendentemente dalla fase rialzista o ribassista di mercato, lui lavora per gestire al meglio il tuo capitale.
Non solo ma fra te ed il gestore del fondo c’è una comunanza d’interessi importante. Il gestore è premiato dalla sua società se riesce a far performare il fondo comune d’investimento che gestisce e se lo fa meglio dei concorrenti. Chi non ambisce a ciò? Ma far performare il prodotto che gestisce significa far rendere al meglio il tuo denaro. In questo perseguite il medesimo scopo. Certo, a parità di area geografica o di settore, ci sono gestori più bravi ed altri meno.
Nella scelta di un fondo comune d’investimento, entrano in gioco naturalmente anche ulteriori elementi di selezione. Ho dato qui per scontata tutta la tematica relativa al profilo di rischio di un prodotto e a come questo si concili con il tuo profilo di rischio e con ciò che cerchi da un investimento.
Di altro ancora si dovrebbe parlare. Ma oltre a competenze tecniche che si possono acquisire, sai quali sono i due fattori chiave che devi assolutamente avere per poter scegliere in modo abbastanza adeguato il tuo fondo comune d’investimento? Il tempo e la passione per la materia finanziaria…
Devi essere connesso per inviare un commento.