Un titolo di giornale o di telegiornale cattura la tua attenzione e decidi di “controllare” il tuo portafoglio.
Forse è anche passato un po’ di tempo dall’ultima volta che hai “controllato” gli investimenti e ne approfitti pensando che sia ora di dargli una nuova occhiata.
A volte, ti capita di scambiare qualche considerazione con conoscenti o colleghi ed è anche così che decidi che è meglio verificare il tuo portafoglio.
Spesso, il “dare una controllata” agli investimenti parte in questo modo e si concretizza nel verificare se stai guadagnando o perdendo.
C’è un problema. Questo non è controllare il portafoglio.
L’occhiata, senza ombra di dubbio, ti consente di verificare se i tuoi investimenti sono in guadagno oppure in perdita.
Ma questo tipo di controllo ti dice, ad esempio, perché i tuoi investimenti sono in perdita? Oppure se è giunto il momento e perché modificare o sostituire uno dei tuoi investimenti? L’occhiata ti consente di capire quando un investimento ha esaurito la sua ragione d’essere nel tuo portafoglio?
Il vero controllo del portafoglio è più approfondito, più interessante e decisamente più utile.
Devi certamente e periodicamente visionare il dato di perfomance. Ma questo dato va indagato.
Controllare il portafoglio significa:
Capire le ragioni di guadagni e perdite di ciascun tuo investimento.
Così puoi valutare, per esempio, se è necessario aumentare investimenti che per ragioni particolari hanno perso valore ma rimangono un ottimo motivo di investimento oppure se eliminare investimenti in perdita perché non hanno nessuna speranza di recupero o se aumentare il peso di investimenti in guadagno perché hanno ulteriori possibilità di sviluppo.
Capire come un evento economico o politico (o sanitario, come questa pandemia ci ha insegnato) può impattare il tuo portafoglio.
In questo modo puoi verificare che i tuoi investimenti e la tua asset allocation continuino ad essere compatibili con l’evento ed intervenire se necessario. Impatta l’aumento del prezzo delle materie prime sul portafoglio? Come intervenire?
Si tratta, spesso, di movimenti tattici e temporanei legati al contesto che si è venuto a creare.
Sono movimenti che, in genere, non stravolgono l’allocazione iniziale degli investimenti ma possono contribuire a dare un boost al portafoglio in occasione di eventi specifici o proteggerlo da temporanee circostanze negative.
Capire se ciò che stai vivendo è coerente con il tuo portafoglio.
Hai cambiato lavoro, per esempio, ed il tuo flusso di reddito sarà diverso. Hai stravolgimenti famigliari oppure un nuovo progetto personale: si modificano, di conseguenza, le tue necessità finanziarie e devi ripensare alla tua asset allocation.
COME controllare il portafoglio significa questo. Il resto è “semplice” presa visione della performance di periodo.
PERCHE’ controllare il portafoglio è legato alla necessità di essere sempre consapevole di ciò su cui hai investito, di non rimanere stupito nel vedere numeri inattesi e di agire per tempo se necessario.
QUANDO controllare il portafoglio dipende molto anche da come questo è costruito. Comunque, devi sempre controllarlo al verificarsi degli eventi appena ricordati.
P.S.: Questo è il mio approccio ed il mio modo di controllare il portafoglio dei miei clienti. Ognuno ha il proprio come, perché e quando.
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