L’anno nuovo è appena iniziato ed io vorrei parlarti dell’ultima consulenza patrimoniale fatta nell’anno appena concluso. Gli obiettivi della coppia di clienti per la quale ho realizzato il lavoro sono talmente sacri e, contemporaneamente, talmente diffusi (mi permetto di crederlo) che penso tu possa trovare utile ripercorrerlo insieme a me e trovare spunti per te validi.
Lui medico e lei giornalista, un figlio in carriera all’estero, da poco papà di uno splendido bambino, e l’altro figlio occupato nel campo IT. Una bellissima abitazione in centro a Milano, una casa sulle colline piacentine, una piccola abitazione in località marittima, una graziosa abitazione in montagna ed un locale messo a reddito a Milano compongono il patrimonio immobiliare. Polizze, dossier titoli e altri investimenti finanziari costituiscono invece il patrimonio mobiliare.
Primo obiettivo: eliminare la sperequazione fra i figli. I miei clienti, nel corso del tempo, li hanno aiutati ad acquistare una propria abitazione. Gli immobili, scelti rispettivamente dai ragazzi secondo i desideri e le esigenze di ciascuno di loro, avevano un valore differente, funzione della dimensione e del luogo in cui sono ubicati. Il differente aiuto economico offerto dai genitori ai figli non è mai stato in alcun modo motivo di attrito fra i ragazzi ma creava grande disagio nei miei clienti poiché a loro pesava essere stati più generosi nei confronti del figlio che aveva acquistato l’abitazione più costosa.
Secondo obiettivo: garantirsi reciprocamente le risorse necessarie per trascorrere serenamente gli anni a venire lasciando nella piena disponibilità reciproca l’abitazione in centro a Milano, prevedendo la possibilità addirittura di vendere quest’ultima nel caso ciò si dovesse rendere necessario.
Terzo obiettivo: lasciare il patrimonio residuo ai figli senza sperequazioni e senza che possa sorgere alcuna situazione conflittuale. Ciò che desiderano fortemente i miei clienti è l’evitare situazioni da cui possano nascere conflitti fra i ragazzi i quali, per altro, sono sempre state e sono tutt’ora persone molto affezionate l’uno all’altra, per nulla animati da invidie reciproche ma, al contrario, sempre generosi l’uno nei confronti dell’altro. Il figlio all’estero continuerà, probabilmente, la sua vita lontano dall’Italia con la sua famiglia appena sbocciata. Il ragazzo in Italia, per ora, ha la sua vita qui e non ha in programma di spostarsi all’estero.
Quarto obiettivo: ottimizzare fiscalmente il passaggio generazionale dell’intero patrimonio. E’ pur vero che oggi l’Italia gode di una serie di agevolazioni dal punto di vista successorio come pochi altri paesi offrono ma è altrettanto vero che i tentativi e la necessità di cambiare le regole si fanno più impellenti, su richiesta della stessa Europa e per esigenze interne di Paese. Cogliere le opportunità di oggi può rivelarsi estremamente vantaggioso.
L’ordine con cui ti ho esposto gli obiettivi dei miei clienti non è casuale. Ha richiesto loro lo sforzo di mettere a terra ciò loro avevano in mente in modo più confuso e di ordinare tutto secondo priorità. E’ un primo passaggio molto importante perché ti permette di mettere a fuoco, senza traccheggiare, ciò che più ti preme nella consapevolezza che, magari, non tutti gli obiettivi possono essere soddisfatti. Dando loro un ordine di priorità, però, tutto ti risulterà estremamente più chiaro.
As is. Il punto di partenza rappresenta sempre la situazione così com’è. I miei clienti avevano degli obiettivi ma, così come stavano egregiamente vivendo, quanto questi obiettivi erano lontani? Quanto erano impossibili da raggiungere senza compiere alcuna azione, alcuna pianificazione? Numeri alla mano, analizzare la situazione allo stato attuale rende perfettamente conto di quanto i desideri siano destinati a rimanere tali se non si agisce per realizzarli.
Non solo. Il perseguimento degli obiettivi, a volte, ed era questo il caso, può mettere in luce situazioni non completamente allineate con quanto prevede il sistema successorio italiano. Ciò non significa compiere atti contrari alla normativa ma, semplicemente, porsi in situazioni potenzialmente deboli. Ti spiego con un esempio che esula completamente dal caso che sto trattando: se hai due figli e lasci tutto i tuoi beni solo ad uno dei due, sei disallineato con quanto prevede il sistema successorio italiano ma nessuno ti vieta di farlo. Puoi. Ma, naturalmente, l’altro figlio, se lo vuole può agire per ottenere ciò che gli spetta. Se lo vuole. Questa è la situazione potenzialmente debole.
La coppia di clienti, appianata la sperequazione fra i figli, desiderava privilegiarsi a vicenda per gli anni a venire lasciando il patrimonio residuo ai figli solo nel momento in cui entrambi fossero venuti a mancare. Ognuno ha le proprie esigenze, i propri desideri e conosce la propria realtà.
Analizzare la situazione as is consente anche un altro importantissimo passaggio: fa emergere tutte le criticità che gli atti compiuti fino ad ora hanno creato e potrebbero creare. In pochi sanno, per esempio, che il semplice bonifico è considerato una donazione diretta e, come tale, necessita dell’atto notarile, pena la nullità.
Leggi, a questo proposito, il mio post “Donazione attraverso un semplice bonifico … scelta adeguata?”. Qui, ti basti sapere che, inconsapevolmente e credendo di aver agito per il meglio, potresti aver compiuto atti o scelte non adeguate a raggiungere ciò che avevi in mente. Oppure, ancor più semplicemente, non vedi la pericolosità di talune situazioni: non perché tu non sia in grado ma, più banalmente e fortunatamente, perché non ti ci sei mai trovato coinvolto o non ne conosci l’esistenza. Comunione ereditaria sugli immobili, rischio Europa, controlli dell’Agenzia delle Entrate … e avanti.
Lo studio dello stato dell’arte ti consente di far emergere ogni criticità e di valutare come risolvere ciascuna di esse. “Bonificarle” consente di non pregiudicare gli obiettivi con cui erano state compiute determinate azioni e permette di andare spediti verso gli obiettivi ancora da realizzare senza che l’intero progetto possa essere messo in discussione.
Infine, il piano di soluzioni. Non esiste un’unica soluzione. Esistono più soluzioni, ciascuna con determinati vantaggi e precisi difetti. C’è quella che offre più difetti e meno vantaggi e quella che, al contrario, prevede più plus che minus. Qui entra in gioco la sfera personale, il vissuto di ciascuno di noi e la bilancia privata di ciascuno.
La consulenza patrimoniale, tuttavia, non si esaurisce in un piano di soluzioni. Semplicemente, non si esaurisce. I miei clienti hanno in mente di vendere l’immobile ceduto in locazione e, probabilmente, anche la deliziosa villa sulle colline piacentine. Il patrimonio evolve, la situazione personale degli individui anche. E’ necessario un aggiornamento periodico del lavoro fatto con lo scopo di verificare che ciò che si è deciso e realizzato sia sempre valido per il raggiungimento degli obiettivi prefissati oppure per apportare eventuali necessari adattamenti.
Gli obiettivi dei miei cari clienti sono al sicuro. Leggere nei loro occhi e nelle loro parole la tranquillità e la sicurezza di aver fatto insieme qualcosa di grande ed importante è per me la soddisfazione più grande.
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