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Feb 2020
Ad ognuno il suo.
Da una parte i rischi che corri, consapevolmente o inconsapevolmente. Dall’altra parte tu. Tu con le tue relazioni famigliari, il tuo patrimonio, la tua professione.
In mezzo gli strumenti di tutela patrimoniale.
Come ti dicevo nell’ultimo articolo, gli strumenti di tutela patrimoniale sono tanti ma non infiniti. Sono le combinazioni possibili di questi strumenti che fanno del progetto di tutela patrimoniale qualcosa di unico e realizzato apposta per te e per i tuoi obiettivi. Sono i plus e i minus che riconosci tu ad ogni strumento di tutela patrimoniale che “peseranno” nell’individuare gli strumenti che tu utilizzerai e che un altro individuo, invece, scarterà.
Prendiamo per esempio uno degli strumenti elencati: il trust. Ti ricordo, brevemente ed in modo semplicistico, che il trust è lo strumento attraverso il quale un individuo trasferisce tutti o parte dei suoi beni ad un soggetto, chiamato trustee, il quale ne diventa proprietario con il compito di amministrare tali beni secondo un programma ben definito nell’interesse di uno o più beneficiari o per il raggiungimento di un determinato scopo. Si potrebbe parlare per articoli ed articoli del trust e delle sue peculiarità ma, al di là della definizione tecnica, ciò che risulta immediatamente evidente è il fatto che l’individuo non risulta più essere proprietario dei suoi beni … l’immobile non è più tuo, il denaro non è più tuo, l’azienda non è più tua. Tutto ciò appartiene al trustee che lo amministra come gli hai indicato tu nel programma.
Certo, il risvolto psicologico non è banale. Anzi per alcune persone, pur rappresentando il trust la soluzione ideale alla criticità individuata, non riescono a concepire questo passaggio e scelgono un altro strumento. Per loro la perdita della proprietà è un minus, per altri no.
Stessa cosa per la donazione, ad esempio. Donare un immobile al figlio, nell’ambito di un progetto di passaggio generazionale per esempio, può essere “faticoso”. Donare, infatti, significa spossessarsi del bene e questo può essere accettato senza difficoltà da qualcuno ma non da altri. Allora donare semplicemente la nuda proprietà dell’immobile con la clausola di “riserva di disporre” può essere un modo per superare questo possibile minus perchè consente, a chi ha donato la nuda proprietà dell’immobile, di poterne comunque decidere la vendita. A volte, in ogni caso, pur con la clausola “riserva di disporre”, la donazione rimane un minus insuperabile e si sceglieranno pertanto altre soluzioni.
Ci sono poi alcuni strumenti che hanno in sé caratteristiche che rappresentano veri e propri minus tali da renderli inutilizzabili per alcuni individui. Il fondo patrimoniale, per esempio, può essere utilizzato solo su immobili e solo da persone coniugate. Può essere, allora, che due conviventi decidano di sposarsi per poter utilizzare questo strumento perché lo preferiscono ad altri? … perché no.
Ancora, uno stesso strumento può ben essere utilizzato sia con finalità di protezione da possibili aggressioni sia con obiettivi di tutela nel passaggio generazionale. Pensa alla SNC, per esempio. Il codice civile prevede che il creditore del socio, finchè dura la società, non può chiedere la liquidazione della quota del socio debitore. Questa caratteristica fa della SNC un utile strumento di protezione. Ma la SNC, inoltre, nel passaggio generazionale, al verificarsi di determinate condizioni, può prevedere l’esenzione fiscale per gli eredi. Non è forse allora anche uno strumento utile nell’ambito di un passaggio generazionale per ridurre le possibili tasse di successione?
Quello che è importante che faccia il tuo consulente patrimoniale è di individuare i rischi che tu corri, consapevolmente o inconsapevolmente. Devi riconoscere in lui la capacità di vedere le criticità che ti riguardano e che tu non vedi. Non è necessario che sia il massimo esperto di trust o di affidamento fiduciario. Non deve essere un tuttologo. Chiaro, deve sapere di cosa si sta parlando e conoscere gli strumenti che potrebbero rappresentare per te la soluzione alle tue criticità. Ad ognuno il suo.
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