Qualche articolo fa, ho pubblicato una tabella che sintetizza i rischi che una persona corre, consapevolmente o inconsapevolmente. Rischi professionali, di natura famigliare, legati all’avanzare dell’età, ai cambi di normativa fiscale ed anche rischi connessi al trasferimento della propria ricchezza.

In questo post riprendo questo ultimo tipo di criticità soddisfando, spero, alcune delle curiosità emerse e promettendo che tornerò ancora sul tema perché, oltre ad appassionarmi in modo particolare, lo stesso richiede più articoli per approfondire in modo adeguato.

Il nostro ordinamento, in fatto di successione, individua molto precisamente chi sono gli eredi di un individuo nelle diverse situazioni in cui questo individuo può trovarsi.

In altre parole, se sei coniugato (o unito civilmente) e hai dei figli, rientri nella fattispecie dei coniugati con figli; se sei coniugato (o unito civilmente) e senza figli, per te ci saranno altre categorie di eredi; se non sei coniugato, altre ancora e così via.

Spesso, però, non conoscendo precisamente le regole previste, diamo per scontato di sapere chi sono i nostri eredi ma capita così che commettiamo errori “significativi”. La non precisa conoscenza, tuttavia, credo sia “normale” nel senso che è possibile che molti di noi non svolgano una professione tale da dover essere informati sulle regole successorie previste dal nostro ordinamento. Il medico, il giornalista sportivo, il direttore finanziario devono essere esperti nel loro campo … che nulla ha a che fare con il diritto successorio. Certo è però che, in qualità di proprietari di ricchezze ed essendo parte di relazioni famigliari e non, ciascuno dovrebbe sincerarsi di chi sono i propri eredi e di come questi possono cambiare al mutare della propria condizione. Da single hai determinati eredi, da coniugato ne hai altri, da divorziato altri ancora, da padre o da madre ulteriori altri.

A questo punto, è chiaro che, solo se conosci esattamente chi sono i tuoi eredi, puoi procedere in successive considerazioni.

Ti faccio un veloce esempio. Sei sposato e non hai figli; hai una sorella e i genitori ancora in vita. Lo sai che tutte queste persone, secondo la legge, sono tuoi eredi? Certo, anche tua sorella e i tuoi genitori. A questo punto ti chiedo: sei d’accordo che le tue ricchezze vengano distribuite a queste persone? Qualcuno risponderà “Sì, certamente!”, qualcun altro risponderà “No, nella maniera più assoluta” e qualcuno ancora dirà “Non so, ci voglio riflettere”.

Mi soffermo prima sul chi ha risposto “No, nella maniera più assoluta”. Mi aspetto che la domanda successiva possa essere: “Cosa posso fare affinchè il mio patrimonio vada solo a mia moglie?” oppure “solo a mia moglie e i miei genitori” oppure “solo a mia moglie e mia sorella?”. Proprio così: se io conosco la situazione che potrebbe venirsi a creare, posso agire di conseguenza. La legge, infatti, prevede in prima battuta quelle categorie di eredi ma prevede la possibilità di agire per modificare la situazione iniziare ed escludere, per esempio, la sorella.

Consideriamo un altro caso oggi abbastanza diffuso: i conviventi. Lo sai che il tuo convivente non è tuo erede? In antitesi con il crescente numero delle convivenze ma è proprio così. E, tocca ferro, se ti dovesse succedere qualcosa di inaspettato? Sei un medico, un giornalista sportivo, un direttore finanziario e non serve che tu sia esperto di diritto successorio … ma serve che tu sia informato quel che tanto che basta per evitare situazioni che non avresti desiderato.

Ti faccio un ultimo esempio perché rientra tra situazioni altrettanto diffuse oggi. Sei separato, hai un figlio nato dal primo matrimonio ed un figlio nato da una relazione successiva. Chi sono i tuoi eredi? Entrambi i tuoi figli e la tua prima moglie dalla quale non sei ancora divorziato…

Inoltre, se ti dovesse succedere qualcosa proprio in questa situazione senza che tu abbia agito per tempo, si creerebbe una situazione di disparità fra i tuoi figli. Il primo erediterebbe una quota maggiore rispetto al secondo perché oltre a quella che eredita direttamente da te, erediterà anche la parte del tuo patrimonio che è finita alla tua ex moglie quando verrà a mancare lei. Il tuo secondo figlio erediterà solo ciò che gli lasci tu direttamente perché la tua nuova compagna non è tua erede… sempre che tu, si intende, non abbia agito al momento giusto.

Il fatto di ignorare chi siano esattamente i tuoi eredi, anche in funzione delle diverse circostanze che potresti ritrovarti a vivere, può essere considerato il primo grande rischio dell’area connessa al trasferimento della tua ricchezza. Basta iniziare a colmare le lacune: chi sono esattamente i tuoi eredi?

A presto.