Per credenza consolidata, il conto corrente cointestato con il genitore ti consente di aiutarlo nell’ordinaria operatività, quello cointestato con tuo figlio ti permette di portarti “avanti” con il passaggio di ricchezza che un giorno sarà comunque sua, il conto cointestato con un familiare ti aiuta nel “mettere al sicuro” una parte di ricchezza che temi possa essere aggredita da eventuali creditori.

Il conto corrente cointestato con la tua convivente ti dà la possibilità di gestire le vostre necessità familiari.

Tante e personali sono le necessità che ti spingono, o ti hanno spinto, verso il conto corrente cointestato o verso la cointestazione di una posizione finanziaria in titoli o in fondi, come strumento in grado di soddisfare le tue esigenze.

La credenza consolidata, tuttavia, si trova oggi a dover fare i conti con una realtà molto diversa da quella in cui è nata ed ha avuto ragione di esistere.

Nel tempo si sono susseguite varie norme sul tema delle donazioni e la sentenza della Cassazione nel luglio 2017 pone un punto fermo e molto ben preciso sulle donazioni stesse.

Serve questa sentenza per valutare l’apertura di un conto corrente cointestato?

Secondo le sentenze che in questi anni si sono succedute, colui che alimenta il conto corrente cointestato da solo, cioè unicamente con propri versamenti o con versamenti sproporzionati, sta, di fatto, arricchendo gli altri cointestatari trasferendogli la titolarità di somme senza un formale atto di donazione.

La cointestazione si traduce in un arricchimento – indiretto e talvolta nemmeno così voluto – a favore dell’altro cointestatario: nel caso delle firme disgiunte questi può teoricamente prelevare in qualunque momento non solo la quota della cointestazione ma addirittura il 100%!

Da qui nascono le problematiche di carattere fiscale. Nel nostro Paese, l’imposta di donazione e successione si applica a tutti gli atti con cui si arricchisce una persona, ad eccezione delle donazioni di modico valore. Non pagarle, come un atto “formale” ti consentirebbe di fare, ti pone nella scomoda posizione di evasione di imposte di donazione.

Le implicazioni fiscali non sono le sole a poterti creare problemi che, tra l’altro, non immaginavi neppure potessero presentarsi.

Esistono delle professioni bellissime ma rischiose. Il medico ne è un esempio. Dati rilevati dai tribunali parlano di 300.000 cause pendenti contro i medici. Ma anche essere AD di un’azienda, oggi, ha le sue criticità. Se la persona con cui hai deciso di cointestare il conto risultasse debitore a qualunque titolo, potrebbe essere “aggredito” il 50% del conto o addirittura fino al 100%, qualora si trattasse di un creditore un po’ speciale come l’agenzia delle Entrate.

Accade sempre ad altri, ma a volte accade, che venga a mancare prima di noi la persona sbagliata, il cointestatario più giovane che credevamo avrebbe potuto sopravviverci. Quanto abbiamo versato su quel conto cointestato va in successione per la metà agli eredi del cointestatario, magari una moglie con la quale non corrono ottimi rapporti o dalla quale addirittura il figlio si stava separando. Certo, il genitore può intentare una causa per riavere quanto era suo ma passano certamente degli anni e si spende denaro in cause legali.

Chi te lo ha mai detto che, aprendo un conto cointestato, potresti avere più grane che vantaggi?

Ma ti do una bella notizia. Anche se la “frittata” fosse già stata fatta, esiste il modo per porvi rimedio.

Ciò che suggerisco con forza, tuttavia, è che la credenza consolidata lasci spazio alla realtà di oggi la quale impone un’attenta analisi delle finalità, dei rischi, non esauriti negli esempi sopra, e dei benefici, che comunque ci sono, collegati a questo strumento.

E, nel caso in cui dall’analisi emerga la necessità di porre rimedio, attuare una “soluzione” che ti ponga finalmente al riparo da effetti indesiderati.

Questa analisi fa la differenza fra te, che hai scelto consapevolmente di aprire o non aprire una posizione finanziaria cointestata, e chi è rimasto ancorato alla credenza consolidata, foriera, a volte di problematiche nemmeno immaginate.