La polizza assicurativa è un importante strumento di protezione patrimoniale, oltre che di pianificazione finanziaria, con un elenco corposo di vantaggi .. ne vediamo qualcuno?

In sede di passaggio generazionale la polizza esprime numerosi benefici. Il primo è certamente legato al fatto che viene esclusa dall’asse ereditario, ovvero che gli eredi, sugli importi della polizza, non pagano alcuna imposta di successione. Ecco quindi che, di fronte a patrimoni in successione che sforano le franchigie previste dal nostro ordinamento, la polizza consente di evitare tasse successorie almeno su detti importi … e questo sarà ancor più importante nel momento in cui il sistema italiano di aliquote e franchigie verrà rivisto e riallineato a quelli europei, ad oggi più penalizzanti.

La polizza è uno strumento che lascia al contraente ampia flessibilità in fatto di designazione dei beneficiari. Egli infatti può modificarli in ogni momento, anche in sede testamentaria. Facendo riferimento alla polizza, il contraente può, in testamento, indicare beneficiari diversi da quelli originariamente indicati in polizza. Addirittura i beneficiari possono non sapere di essere tali. In realtà, se da una parte il contraente potrebbe valutare positivamente il fatto di non rivelare ai beneficiari l’esistenza di polizze a loro favore per evitare che si adagino sulla consapevolezza di “ereditare”, dall’altra parte l’elevatissimo numero di polizze dormienti, per le quali cioè la compagnia non ha ricevuto richiesta di liquidazione, ci segnala che esistono molti beneficiari inconsapevoli che non hanno mai incassato polizze loro spettanti con il patrimonio rimasto alla compagnia anziché nelle mani degli eredi..

Ancora, fra gli aspetti positivi di questo strumento, c’è il fatto di poter essere utilizzato per beneficiare soggetti al di fuori del nucleo familiare senza che questi debbano pagare salate imposte di successione e con la riservatezza propria della polizza assicurativa. L’aliquota per gli estranei al nucleo familiare è pari all’8% .. pensate alla Signora Germana Chiodi, segretaria del Dott. Caprotti. Dovrebbe aver ricevuto circa 75 milioni. In polizza, esentasse. Ex polizza, lasciando sul piatto 6.000.000 di tasse..

E se il patrimonio del de ciuis è composto solo da debiti e polizze? Ancora vantaggi per il beneficiario di polizze. Egli infatti può rinunciare all’eredità, e quindi ai debiti del de cuius cui altrimenti dovrebbe provvedere, e contemporaneamente incassare la polizza perché questa nasce da un diritto proprio dell’erede.

Insomma, “tanta roba” come direbbero oggi i giovani beneficiari di polizze.

E per voi ancora un’ultima chicca: il beneficiario della polizza è top secret! Sì, proprio così. La compagnia assicurativa è tenuta a comunicare agli eredi che ne facciano richiesta i dati relativi al contraente e alla polizza ma non è tenuta a rivelare i nomi dei beneficiari della polizza stessa! E’ costretta a farlo solo in casi particolari come può essere l’ordine che arriva dalla disposizione di un giudice. La polizza infatti non può essere usata come strumento di lesione delle quote ereditarie e laddove un erede “legittimario” si ritenga leso nella quota a lui attribuita può agire per vie legali ed ottenere che il tribunale imponga alla compagnia di rendere noti i nomi dei beneficiari.

I benefici di questo strumento non si esauriscono qui e tornerò sulle sue caratteristiche positive. Per ora vi lascio con l’invito ancora una volta a considerare ogni strumento come parte di una Strategia di Tutela Patrimoniale costruita con riguardo all’intera ricchezza e con gli obiettivi che sono propri per ciascuno di voi.