La similitudine più diffusa è il cesto di uova… e il bimbo che cade con l’intero cesto di uova. Tutte rotte? Forse sì..

L’obiettivo della diversificazione di portafoglio è proprio questo. Evitare di investire la propria ricchezza in un unico strumento finanziario che, di fronte ad un problema, fa collassare l’intero portafoglio.

Certo, ormai è un concetto noto. Ma credo sia opportuno fare qualche ulteriore riflessione. Per esempio, l’immobile diversifica? Assolutamente sì! Spesso siamo sempre concentrati a diversificare fra paesi diversi e settori merceologici differenti. Ed è corretto, ci mancherebbe. La componente azionaria del portafoglio va proprio costruita seguendo una logica di diversificazione fra molteplici aree geografiche, fra tematiche con caratteristiche agli antipodi e così via. E se osservassimo la distribuzione della nostra ricchezza fra asset class più “alte”? La componente finanziaria, quella immobiliare, quella aziendale.. questa è la prima forma di diversificazione!

Qui ci accorgiamo se il nostro patrimonio è sbilanciato sulle primordiali asset class! Una componente immobiliare eccessiva rispetto a tutto il resto espone il nostro patrimonio a tutti i rischi propri degli immobili: andamento dei prezzi delle abitazioni, liquidabilità, tasse “immobiliari”, rischio di non percepire gli affitti e costi di gestione potenzialmente elevati degli immobili stessi. D’altro canto, una ricchezza importante e prettamente finanziaria ci espone significativamente alle problematiche dei mercati finanziari .. e un’azienda nella quale costantemente investiamo anche il patrimonio personale? Rischio tutto concentrato nell’azienda.

La prima forma di diversificazione, a mio avviso, è questa. Naturalmente non sempre è possibile “scegliere” di diversificare in questo modo.. A volte, consapevolmente, si desidera concentrare il rischio di portafoglio in una sola di queste asset class.. l’importante è averne coscienza con dati e numeri alla mano.

Sulla componente finanziaria, la diversificazione scende ad un livello più basso, quello più noto. Ripartiamo gli asset azionari fra paesi e settori differenti, gli asset obbligazionari fra segmenti obbligazionari diversi per scadenze, emittenti ecc. facendo altresì attenzione a non scadere nella diversificazione estrema la quale, anzi, non aiuta e disperde risorse.

Così pure il concetto di decorrelazione può essere applicato nella stessa concezione “alta” e “bassa”. La decorrelazione è la caratteristica secondo cui le asset class seguono logiche differenti. La componente finanziaria è decorrelata da quella immobiliare e da quella aziendale.

In un contesto, come quello attuale, dove tutto sembra essere correlato e difficile da diversificare, riuscire ad avere una visione ed una consapevolezza più “alta” del nostro patrimonio risulta estremamente più utile e ci permette di gestirlo in modo decisamente più lucido.